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Farchèt ëd montagna |
Farchèt ëd montagna che ‘l vent a compagna su brich e giassé la grassa pastura dle tère ‘d pianura va nen a cerché. Sla ponta dle ròche sla crësta dle fiòche tra nivola e sol j’è gnun ch’at mercanda, j’è gnun ch’at comanda, ‘t ses liber e sol. Mei sente sla testa l’afan dla tempesta, la furia dël tron, che meuire ‘d cancren-a tra ‘l fer dla caden-a e ‘l foètt dël padron. (Nino Costa da “Simpatie”) |
Falchetto di montagna che il vento accompagna sulle alture impervie e sui ghiacciai il rigoglioso pascolo delle terre della pianura non andare a cercare. Sulla punta delle rocce sulla cresta delle nevi tra la nuvola e il sole c'è nessuno che ti mercanteggia, c'è nessuno che ti comanda, sei libero e solo. Meglio sentire sulla testa l'affanno della tempesta, la furia del tuono, che morire di cancrena tra il ferro della catena e il frustino del padrone. |
Nino Costa,1886-1945, torinese, bancario e poeta in lingua piemontese. Il piemontese è riconosciuto come una lingua minoritaria europea dal 1981 ed è censito dall'UNESCO tra le lingue meritevoli di tutela. Una lingua deve avere: il lessico (le parole), il sistema fonologico (i suoni), la grammatica (regole per costruire frasi), la sintassi (regole per collegare le parole) e la scrittura. Il piemontese è una lingua perchè ha tutte queste cose. Dialetto significa solo dialogo. |