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In fondo al paesino di Acceglio, in Val Maira nel cuneese, è stata posta una lastra
di rame con, in rilievo, le parole di una poesia in lingua piemontese scritta da Silvio Einaudi. Clicca sulla foto per leggerla direttamente. |
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LA VAL MAIRA |
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La val Maira, miei cari, è tutta bella, |
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La Val Maira, mè car, l'é tuta bela, da doa ancomensa fin a la ciapera; an ògni gir dë stra i é na capela, i é un borgh con na sorgiss ch'a rìi legera. E 'l cel l'é bleu, pì bleu dla gensianela: e bleu l' é dcò 'l color dij teit ëd pera. Bela d'invern quand crija la crivela p ì bela ancor quand ven la primavera. Anlor la biola l ùcida as dësvìa, buta le prime feuje e con folia a fa 'l prim bal ansema al vent d'avril; d'antorn a gira un p ërfum longh, sutil, forse d viol ëtte, forse d cërfojèt: o l' é dël liri d'aqua dël Saret. |
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La valle Macra, o Maira che in piemontese significa magra, è lunga 45 km e vanta ben 15 tremila. Notizie certe e documentate si hanno già dal 1028, governata da un Marchese locale.
Acceglio è al fondo della valle ed è vicina alle sorgenti del Maira, il corso d'acqua che percorre tutta la valle. L'inizio del suo percorso è caratterizzato dalle cascate di Stroppia, notevoli per il salto di 500m. Da ricordare che il torrente è caratterizzato da variabilità di flusso delle acque oltre che da discreta pendenza. Maggio presenta in genere la maggiore portata di acqua, ma nel 1957 fu il mese di giugno ad essere catastrofico con disastri a causa di abbondanti nevicate invernali e una primavera molto piovosa. |
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