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PLANISFERO

la carta del cielo per ogni tempo
Serve per simulare la posizione delle stelle in una ben determinata data e ora dell’anno.
Serve per determinare l’ora del sorgere e del tramontare del Sole in “Ore solari”.
Serve per determinare le coordinate degli oggetti del cielo.



Il Planisfero boreale della foto rappresenta la vista del cielo al 45° parallelo terrestre (quello di Torino).
CIELO
E’ composto da 2 dischi sovrapposti infulcrati al centro, con frapposta una linguetta trasparente graduata che indica la Declinazione ovvero i paralleli celesti: 0° per l’equatore celeste, poi misure positive fino alla Polare e misure negative per quelle sotto l’equatore.
  Il disco più grande riporta:
1 – suddivisione in gradi e i nomi dei segni dello zodiaco;
2 – suddivisione in ore (24) dell’Ascensione Retta, ovvero i meridiani celesti;
3 – suddivisione dell’anno in mesi;
4 – suddivisione dell’anno in giorni;

  il disco piccolo, mobile, riporta:
5 – suddivisione in ore del giorno terrestre
Sulla Terra le coordinate di un punto sono basate sulla divisione del globo terrestre in meridiani (linee ottenute dall’intersezione di piani passanti per i poli) e in paralleli (cerchi ottenuti dall’intersezione con la Terra di piani paralleli all’equatore); le coordinate sono normalmente misurate in gradi.

Sul globo celeste le coordinate di un punto sono basate: 
1) su “meridiani”, passanti per la Polare e per il polo Sud celeste, denominati Ascensione Retta; essi sono 24 e sono rappresentati in ore.
2) su “paralleli”, estesi dall’equatore celeste fino ai poli, denominati Declinazione; essi sono identificati con una misura in gradi.

MISURAZIONI
Tutto ciò che vediamo, è misurato in gradi: all’orizzonte la circonferenza celeste è di 360°, percorrendolo tra il punto di fronte a noi e quello posto dietro alle nostre spalle ci sono 180°, percorrendo un meridiano tra l’orizzonte e il punto situato sopra la nostra testa (lo Zenit) ci sono 90°. 
Per misurare angoli più piccoli ci serviremo del nostro braccio teso in avanti e la mano sarà il nostro strumento; in questo modo avremo un’idea delle proporzioni della realtà rispetto al disegno sul Planisfero e sarà più facile orientarci.

Tre dita, indice con medio e anulare, equivalgono a 5°
la larghezza del pollice alla base dell’unghia equivale a 2.5°
quella del mignolo è circa 1° (la larghezza di 2 Lune Piene).

Il pugno determina una “distanza angolare” di 10°
    (pollice compreso, all’altezza delle nocche);
la mano con il pollice allargato equivale a 15°;
mignolo e indice divaricati rappresentano 14°
la mano aperta equivale a 20° ma
il palmo completamente disteso equivale a 24° circa.
Ad esempio il Grande Carro dell’Orsa Maggiore misura 15° come coda
                      (mano con dita raggruppate e il solo pollice disteso a lato),
più circa 10° come lunghezza del corpo (un pugno), in altre parole 25° in totale
                                                    (poco più di un palmo completamente aperto);
inoltre la distanza tra le 2 stelle di testa, misura 5°     (indice, anulare e medio ravvicinati)
Le mani hanno dimensioni diverse secondo la corporatura dell’individuo, ma anche la lunghezza del braccio è diversa e, di conseguenza, ogni individuo ottiene all’incirca le misurazioni descritte.
La stella Polare, che indica il Nord, si trova prolungando la distanza delle 2 stelle in testa al Carro per 5 volte, dalla parte della gobba della coda. Non si può parlare di “verso destra” perché il Carro ruota intorno alla Polare e, a seconda delle stagioni, può trovarsi in basso con la testa verso Est (ott), o a destra con la testa in alto (genn), o in alto con la testa verso Ovest (apr), o a sinistra con la testa in giù (lug). La Polare non è molto luminosa ed è la punta della coda del Piccolo Carro dell’Orsa Minore.
In coordinate celesti si trova a +90°, ma la sua posizione rispetto alla nostra latitudine, è a 45°; ciò significa che si trova a metà tra lo Zenit e l’Orizzonte; stando in piedi con lo sguardo davanti a noi, senza muovere la testa ma alzando solo gli occhi vedremo a circa a 45° rispetto al suolo.
Una curiosità:
nella coda del Grande Carro, precisamente dove si crea la gobba, esistono 2 stelline molto ravvicinate che costituiscono un test visivo dato che la loro separazione è di soli 0°11’48”. Si tratta di:
1) Mizar (zeta Uma), nella curva, di magnitudine 2.27
2) Alcor (80 Uma), verso l’esterno, di magnitudine 4.01, più piccola e più debole.
La luminosità apparente degli astri è misurata in magnitudini e dal negativo -27 del Sole sale verso la minor luminosità che diviene positiva e sempre più grande come numero. Si abbrevia con magn oppure con m come apice del numero che la indica.
In condizioni ottimali di buio e trasparenza atmosferica, noi vediamo circa fino alla sesta magn, mentre i grandi telescopi vedono la 25a. Ogni punto di magnitudine in più equivale a 2,5 volte la precedente, 3 magnitudini (2,5x2,5x2,5) equivalgono a 16 volte e così via.
IMPOSTAZIONI PER OSSERVARE
Ruotare il disco piccolo e far coincidere l’ora terrestre con la data desiderata. Nella foto all'inizio, le ore 22 (corona 5) coincidono con 19 (corona 4) Aprile (corona 3), mentre le ore 23 coincidono con il 4 Aprile e le ore 24 con il 20 Marzo etc.
ATTENZIONE: occorre impostare sempre l’ora solare. Nell’ovoide del Planisfero si vedrà il cielo come si presenta in quella data all’ora impostata.
La volta stellata sembra camminare ogni giorno un pochino. In conseguenza della rotazione della Terra che si compie non in 24 ore ma in 23 ore 26 minuti, nel cielo le stelle sorgono ogni sera 4 minuti prima della sera precedente. Sommando i 4 minuti al giorno abbiamo uno spostamento di:
1 ora in 15 giorni; 2 ore in 1 mese e di 24 ore in 1 anno.
ORIENTAMENTO DEL PLANISFERO
1- Dopo aver predisposto il planisfero per l’osservazione, con l’impostazione della data e dell’ora di nostro interesse, procediamo cercando nel cielo l’inconfondibile sagoma del Grande Carro e mettiamolo alle nostre spalle, in questo caso guarderemo a Sud.
2- Stando in piedi e avendo il punto che osserviamo di fronte a noi, tenere il Planisfero orientato con il suo punto cardinale equivalente verso il basso, mentre quello in alto rappresenta il punto alla nostre spalle. Di conseguenza:
guardando a Sud tenere il Sud in basso
guardando a Nord tenere il Nord in basso
guardando a Est tenere l’Est in basso
guardando a Ovest tenere l’Ovest in basso
In questo caso giriamo su noi stessi, in altre parole cambiamo il punto di osservazione, di conseguenza dovremo aggiustare l’orientamento del Planisfero.
Volendo osservare da sdraiati manteniamo il planisfero in posizione rigida rispetto a noi come da in piedi, quindi sdraiamoci. Questa è la posizione ideale.
Ora potremo iniziare a riconoscere le costellazioni e le stelle con il Planisfero in pratica appoggiato sulla volta celeste.
SORGERE E TRAMONTARE DEL SOLE
L’ora solare approssimativa del sorgere del Sole (senza tener conto di monti e case) si può determinare facendo combaciare la linguetta trasparente con il giorno voluto

ad es. nella foto ho scelto il 4 aprile
Tenendola in posizione, far ruotare il disco piccolo fino a far combaciare la linea dell’Est con la linea graduata della linguetta trasparente, sul bordo indicherà le ore 06
Per il tramonto ruotare ancora solo il disco piccolo fino a far combaciare la linea dell’Ovest con la linea graduata della linguetta trasparente, sul bordo indicherà le ore 18
RICERCA DELLE COORDINATE
Allineare la linea graduata della linguetta trasparente con la stella oggetto della mia ricerca, ad esempio Regolo del Leone: l’intersezione mi permette di leggere la Declinazione di Regolo, circa 15° (sarebbero circa 12° ma la stella è grossa e la carta è piccola, il tutto è comunque sufficiente per riuscire a orientarsi).
L’Ascensione Retta è data dall’intersezione della riga della Declinazione, sulla linguetta trasparente, con le ore dei meridiani celesti all’esterno del disco grande: 10h08 e, in effetti, così è sulle carte celesti.
Viceversa si procede per posizionare esattamente un pianeta di cui si conoscono le Efemeridi.
Es: ipotetiche efemeridi di Marte del 4 aprile: AR 10h29     DEC +12°
far combaciare la linea centrale della linguetta trasparente con le ore meridiani nell’esterno del disco grande, l’Ascensione Retta 10h29, poi risalendo lungo la linea della Declinazione +12° si scopre che Marte si trova proprio di fianco a Regolo.
MINI GLOSSARIO
alfabeto greco: le lettere minuscole vengono utilizzate per la denominazione delle stelle più luminose delle singole Costellazioni
                       (introdotto dall’astronomo J. Bayer nel 1603)
asterismo: gruppo ristretto di stelle riconoscibile per la particolare raffigurazione, dentro le costellazioni; es. Grande Carro dell’Orsa maggiore (UMa)
ascensione retta: sono coordinate celesti, le sue linee corrispondono ai Meridiani terrestri
declinazione: sono coordinate celesti, le sue linee corrispondono ai Paralleli terrestri
efemeride: tavola numerica con le coordinate e altri elementi variabili nel tempo, di un oggetto celeste
magnitudine: è la scala della luminosità degli astri. E’ negativa per quelli più luminosi, più il numero diventa positivo e sale e più l’astro diviene debole alla visuale. A meno che non venga specificato altrimenti, il termine si riferisce alla luminosità apparente, ovvero così come ci appare nel cielo
zenit: arco compreso tra l’orizzonte e la porzione di cielo che si trova esattamente sopra la testa dell’osservatore, corrisponde a 90°
Per saperne di più su riconoscere le stelle ad occhio nudo nelle varie stagioni clicca qui
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