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Monte Chetif 2343m

[valle d'Aosta]











Suddivisione Orografica Internazionale (SOIUSA)

I/B       7/B.III       B.4.b
Alpi Nord-occidentali
Alpi Graie settentrionali della Grande Sassière e del Rutor

45° 48' 05" N
  6° 56' 55" E
Foto e testo di Ivonne Favro
6/9/2011



dislivello 500m; cumulato 980m in 9 Km totali

Gita al Monte Chetif

 
Raggiungere la Valle d'Aosta, dopo Courmayeur seguire le indicazioni per la Val Veny, passare sotto il Santuario di Notre Dame de la Guerison e, dopo aver girato a sinistra, salire fino alla sbarra posta prima di Pré de Pascal. Il panorama è notevole, arrivando a piedi al Pré si vede già il Mont Chetif con, alla sinistra, la statua della Madonna che domina la valle; sotto a destra le foto con i particolari del Mont Fréty e della Punta Helbronner con i rifugi Torino.

Le gru servono per la costruzione della nuova funivia del Bianco prevista per il 2015, la stazione di Pta Helbronner verrà smantellata a marzo del 2012.



             Giochi di luce del Sole nascente e sterrata.



Il Mont Chetif è attrezzato come ferrata salendo da Courmayeur-Dolonne.
Noi scegliamo il solo sentiero, ma occorre prestare la massima attenzione.
La sterrata conduce a località Courba Dzelenna dove si trovano i primi impianti da cui partirebbe un sentiero, ma, non essendoci indicazioni, preferiamo scendere verso Pra Neiron dove esiste la segnaletica passando vicino alla seggiovia.
Prima di prendere il sentiero, vediamo la spaccatura nella roccia dove passeremo, è il tratto molto ripido del canalone.


All'inizio il sentiero passa nel lariceto e si dirige verso Est e poi verso Sud fin dove riesce a sbucare fuori per vedere fino a Pré St Didier.
Il lariceto, non molto fitto, prosegue fino al canalone.
trasformazioni del sentiero         --         il canalone-sciabolata sempre più vicino         --         gli scorci suggestivi
Il roccioso Monte Bianco di Courmayeur, tutto dietro, con a destra il ghiacchiaio del Monte Bianco e a sinistra le scure punte dell'Aiguille Noire de Peuterey che ospitano una Madonnina. Poi l'inizio e la fine del canalone; il sentiero è molto ripido, s'inerpica a zig zag passando sulla pietraia verso la fine.


Dal masso di sinistra si trova la stazione meteorologica, il sentiero si sposta a destra per aggirare e salire sulla rupe in modo da trovarsi sul tratto finale.
Nei pressi poi della vetta si vedono già gli spigoli della piattaforma in cemento costruita per l'elicottero di Papa Giovanni Paolo II durante la visita del 7 settembre1986.
Accanto alla cima si vede anche la tavola di orientamento e la Madonnina poco più in basso.
scalini in pietra verso la statua -- alle nostre spalle la cima del Chetif con a Sx le Piramyd Calcaires e il Col de la Seigne -- qui il volto di Maria Regina Pacis
La statua è stata voluta dagli abitanti di Courmayeur nel 1946 in ringraziamento per la protezione elargita durante la seconda guerra mondiale. Eretta sopra una cappella domina la valle da Courmayeur a Pré St Didier.

A destra si vede il particolare di Entrèves: clicca a Dx per scoprire dove ci attende Alessandro, dell'hotel Aigle, con una superba cena e tanti ottimi consigli su gite, avvenimenti, località. Grazie Alessandro.
Dall'Hotel Aigle di Entrèves la Madonna del Mont Chetif e la Madonna dell'Aiguille Noire de Peuterey.
codice SOIUSA

I/B       7/B.III       B.4.b

I/B       Alpi Nord occidentali
7/B.III      Alpi Graie settentrionali della Grande Sassière e del Rutor -
B.4.b   catena Rutor_Lechaud -Pta Lechaud_Berio Blanc - Berio Blanc
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