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Bosco dell'Alevè

[valle Varaita]

 

Suddivisione Orografica Internazionale (SOIUSA)
I/A       4.I      C 8.b
Alpi Sud-occidentali - A. Cozie
gruppo del Monviso



    44° 36' 34" N
    7° 04' 11" E
Foto e testo di Ivonne Favro

25/06/2010
 
dislivello 308m; cumulato 360m in 4,2 Km totali


 
Già noto ai Romani è anche citato da Virgilio nell’Eneide; protetto fin dal XIV sec ora ha esemplari con piú di 400 anni e con uno di 600 anni sulla costa del Cervet. Il sentiero parte dalla statale appena prima della frazione Castello e proprio all'altezza del pannello vicino al rifugio Alevé.
Il pino cembro, detto anche Cirmolo, in francese è detto Arole, in provenzale Elvou, ma, sotto il Delfinato, in antichi documenti è citato come "bois de la Levée" per evidenziare la zona geografica a levante. La leggenda narra di un cacciatore che, ormai senza cartucce, spara con dei pinoli ad un camoscio gigantesco. L'anno succesivo scorge nuovamente quel camoscio portentoso che stranamente portava un piccolo "elvo" tra le corna.

Il bosco ospita la piú estesa cembreta dell’intero arco alpino: il Piemonte e il Trentino Alto Adige ospitano i piú grossi insediamenti.

Quello della Valle Varaita, unico nel cuneese, ha una superficie di 817 ha, dei quali 696 in purezza, ad altitudini comprese tra i 1600m e i 2500m di quota nei territori di Pontechianale, Casteldelfino e Sampeyre, sulle pendici meridionali del massiccio del Monviso.

Ma la zona detiene un altro primato, si possono infatti osservare esemplari fino oltre 2800 metri di quota come quelli segnalati sulla parete nord della Cima delle Lobbie a 2950 metri.

Il pino Cembro è riconoscibile oltre che dal colore scuro, che non cambia mai, anche dalle sue fronde con i 5 aghi raggruppati, esclusivi di questa specie, con la striatura biancastra sotto.

Con robusti rami incurvati verso l'alto può raggiungere i 20 metri di altezza sviluppandosi però piú lentamente rispetto alle altre conifere.

      fiori e frutti
i fiori sono coni che si differenziano tramite il colore: maschili gialli e femminili rossi

i frutti sono pigne violacee che cadono nella primavera del 3° anno; le placche esterne si staccano lasciando liberi i pinoli.
Gli animali li spostano così gli alberi crescono nei punti più impensabili.

Alla grangia diroccata Peiro Groncetto si potrebbe andare diritto verso Nord fino al lago Bagnour, ma noi preferiamo girare a destra verso le grange Baciasot, molto diroccate.
Persino i cartelli hanno l'impronta occitana, pur rustici sono abbelliti da incisioni.
Caratteristica unica dei Pini Cembri è di svilupparsi anche all'interno di vecchi tronchi che poi il tempo disintegra.
Si riproducono anche direttamente nel terreno, ma quando accade nell'interno di un altro tronco vengono create forme molto curiose.
spostandoci lungo il sentiero arriviamo fino a vedere il Vallone del Duc e Casteldelfino; le nubi ci impediscono di vedere il colle Bicocca, ma....
...dal colle Bicocca abbiamo osservato l'estensione del Bosco dell'Alevé, clicca la foto e troverai le grange Baciasot.

codice SOIUSA

I/A              Alpi Sud-occidentali
4.I              Alpi Cozie del Monviso
C 8.b          gruppo del Monviso - costiera Lobbie_Rasciassa_Garitta Nuova


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